«L’elemento più interessante del Poetry Slam è il continuo encomio riservato alla poesia, benché molti critici o professori di accademie, con le loro parole altisonanti, abbiano spesso e volentieri definito il Poetry Slam un “cabaret passeggero”. È proprio questo lo snodo focale di tutto il discorso. Il Poetry Slam, così come il rap e tante altre discipline o culture underground, sono armi in mano al popolo, ai più deboli. Sono strumenti in mano alla comunità, nei quali i più si identificano ed attraverso cui il volgo è in grado di esprimere la propria opinione. In periodi di crisi economica e politica come quelli attuali, con una diffusa diffidenza verso “il diverso”, l’arte rimane l’unica bussola da seguire. È l’elemento che ci accomuna, rendendoci tutti uguali.»
La recensione di Marco Carlotti su Rapologia.it di