2014-2016: Marcia film
Camminare, correre, muoversi a ritmo di versi, narrando storie e personaggi di un’unica inarrestabile marcia, per raggiungere uno stato alterato di coscienza, che permetta il viaggio di trasformazione di un uomo in poeta, che può compiersi raggiungendo uno Stato di Grazia, fatto di messa a nudo radicale di se stessi e del mondo, in tutte le sue fragilità, in tutte le sue paure e nel contempo nella loro catarsi. Questo significa per me performare ogni volta “Marcia film”.
“Mangiacuori” è uno dei molti personaggi di questo spettacolo (formatosi da “Batte Botte” del 2010), nato dal camminare e correre intenzionalmente nel Parco di Monza per far sì che la stesura d’appartamento, digitale, di queste poesie fosse costantemente modellata insieme alla stesura vocale e fisica, immersa nella Natura. Questo training, funzionale alla composizione dei versi, ha reso ogni mia camminata e corsa nel Parco un tempo altamente poetico, perché vissuto in totale simbiosi con la Natura e con i versi che si sono formati e sono stati memorizzati tutti a passo di corsa.