Nelle due personali del 2005 intitolate “La quotidiana inclinazione del piano” (Galleria Diecidue! Milano – Profondo Rosso, Monza), attraverso un immaginario composto da miriadi di omini e oggetti domestici (caffettiere, fòn, scope), ho messo in scena il nostro quotidiano vivere in bilico. I disegni rivelano complessi scenari, macrostorie dentro cui si svelano microstorie, in alcuni casi così microscopiche da poterle vedere solo con una lente d’ingrandimento.
Protagonisti e comparse spesso si muovono all’interno di scale di valori e percezioni spazio-temporali diverse, all’interno di una dinamica più grande di loro.
Bulfaro lavora con mezzi ridotti ai minimi termini: una matita, uno stecco di fusaggine, inchiostro, ricerca l’essenziale, riduce i colori al bianco e al nero, guardando al disegno orientale, di derivazione zen, e alle ricerche del novecento sviluppatesi in questa direzione. (dal Comunicato Stampa, 2005)