Dome Bulfaro feat Musica Da Cucina “Disegni da ascoltare in cucina” Galleria Vanna Casati, Bergamo
Inaugurazione sabato 15 dicembre 2012
Tutto in questa mostra dimostra che la cucina è la vera fucina dell’Arte.
Dome Bulfaro e Musica Da Cucina insieme per dichiarare un’affinità, coltivata da anni, in termini di ricerca, soggetti e tematiche. Il primo ha sviluppato la sua poetica con un segno grafico-sonoro vibrante e immediato, il secondo componendo musica impiegando oggetti culinari adottati con ingegno e intimità; l’uno e l’altro insieme sono due autori da vedere e ascoltare in cucina – ma non solo – lasciandosi trasportare dal loro comune tocco ironico e leggero.
I disegni di Bulfaro con protagonisti oggetti della cucina avranno come colonna sonora "caffettiere in ebollizione", Musica Da Cucina composta appositamente per questa mostra da Fabio Bonelli; così come diversi dei disegni esposti da Bulfaro sono nati appositamente per accompagnare i brani e i video di Musica Da Cucina.
Dal Comunicato Stampa della mostra:
“Le cose possono anche essere invisibili. A volte accade proprio quando sono completamente domestiche o perfettamente usabili. Capita con gli utensili, un mestolo, un cacciavite, un cucchiaio da minestra. Ci accorgiamo di loro, in modo molto chiaro, se non rispondono alle attese (capita quando la minestra non sta nel cucchiaio perché è troppo poco fondo o troppo largo). Altrimenti gli utensili spariscono, si includono nel nostro gesto. E’ la loro forma di perfezione e l’orizzonte utopico di ogni bravo designer: dissolversi nella domesticità. Lo stesso accade con gli spazi , ma anche con le persone, nell’intimità. Si confondono nella prossimità, rischiano di essere private dei loro confini specifici, a volte addirittura vengono date per scontate. Se invece vigiliamo vediamo con chiarezza che proprio gli oggetti perfetti e intimi ci mediano al punto da prendere una nuova vita. Diventano veicoli su cui parole, persone, tensioni, conflitti per l’esistenza, amori, strusciano e si collocano come tazzine su un vassoio. Arjun Appadurai ne ha parlato nel libro The Social Life of Thing: non sono più solo cose o funzioni, vibrano di una sensibilità più complessa che include le persone attorno. Dome Bulfaro lo dice chiaro, ironico e leggero. Caffettiere, Tazzine, Piattini, cose utensili da cucina - sorpresa - “cantano”. Si rimandano l’un l’altro note, nomi, affetti, baruffe d’amore. Non smettono di essere domestiche e utili. Ma si concedono nel loro far risuonare l’intimità che le avvolge. Così tornano visibili, ma in modo leggero, a volte buffo, corrucciato o gioioso, sonoro. O meglio tornano visibili loro assieme alla musica della nostra domesticità quotidiana.
E allora, la mattina, quando vai in cucina e ti prepari alla giornata, “vedi” che la musica è cambiata.” (Stefano Baia Curioni)
"Chiedetelo al vostro cavatappi, alle vostre posate, alla vostra caffettiera: loro sanno bene quel che voi non volete ammettere di voi stessi; e ve lo manifesteranno con pochi segni essenziali, leggeri, come ve lo suonano in cucina tutti i giorni." (Dome Bulfaro)
“Il suono della caffettiera che accompagna le nostre giornate (o lo ha fatto, in alcuni specifici momenti delle nostre vite) il suono della caffettiera che torna, come un mantra, in continui loop giornate e mattine allineate l'una dietro l'altra, a creare musica, i sogni racchiusi in quelle mattine, in quel suono le aspettative, le attese, i resti dei sogni notturni, ancora da digerire suoni che si sovrappongono, pensieri, ricordi, attese che si intrecciano” (Fabio Bonelli / Musica Da Cucina)