Dome Bulfaro

metodo bontempi fotoDinoIgnani Caorle2016

 

IL METODO BONTEMPI

Gli incontri con i bambini della Scuola Primaria sono tenuti valorizzando al meglio la figura e la metodologia d’insegnamento della poesia ai bambini delle elementari ad opera del maestro, poeta ed artista Enzo Bontempi.

 

IL “MODO” BONTEMPI

Per codificare questo “modo” didattico finalizzato ai bambini delle scuole primarie mi sono ispirato alle esperienze e agli insegnamenti del maestro, artista e poeta Enzo Bontempi nell’allora scuola elementare di Agrate degli anni Cinquanta e oltre, fino al 1963, data in cui si chiude “L’Incontro”, straordinario esempio ante litteram di didattica d’autore applicata alla poesia e all’arte visiva, realizzato da Enzo Bontempi nel periodo 1957-1963. Un “modo” e non un metodo, come lo stesso Bontempi, precisò in una lettera.

 

“L’INCONTRO” DI BONTEMPI

“L’Incontro” prevedeva un carteggio epistolare tra i bambini delle classi di Bontempi e diversi fra i più importanti poeti e pittori contemporanei dell’epoca (alcuni dei quali ancora oggi viventi). Tra gli artisti che hanno tenuto una corrispondenza con i bambini di Bontempi: Fontana, Minguzzi, Pomodoro, Treccani, Capogrossi, Rosai…; tra i poeti: Luzi, Caproni, Farfa, Aleramo, Sanesi…

Le lettere dei bambini erano scritte in prima persona da ogni allievo e indirizzate a nome dell’intera classe, dopo che il maestro Bontempi aveva letto poesie di quel poeta o mostrato l’opera dell’artista destinatario dell’epistola: il bambino che scriveva la lettera allegava proprie poesie, o propri disegni o entrambi, chiedendo ai poeti e agl’artisti destinatari consigli sulle creazioni allegate dal bambino alla lettera, pareri, riflessioni… ma soprattutto ai pittori venivano richiesti loro disegni e ai poeti loro poesie manoscritte. Nel giro di sei anni i bambini di Bontempi hanno esposto sulle proprie mura un patrimonio inestimabile di opere d’arte, e hanno raccolto nei cassetti della Cattedra del loro maestro un numero ragguardevole di lettere, che sono poi andate a formare quella che oggi si chiama la “Collezione Bontempi”.

 

I 6 INCONTRI PROPOSTI SEGUONO L’ITER PRESENTATO DA ENZO BONTEMPI NEL 1957 ALL’ISTITITUTO DI PEDAGOGIA – UNIVERSITA’ DI ROMA